Esposizione a radiazioni ionizzanti a basse dosi da procedure cardiache e rischio di tumori maligni negli adulti con cardiopatia congenita


Gli adulti con cardiopatia congenita sono esposti a quantità crescenti di radiazioni ionizzanti a basse dosi ( LDIR ) da procedure cardiache.
La prevalenza del cancro in questa popolazione è più alta di quella nella popolazione generale.
È stata stimata l'associazione tra esposizione a radiazioni ionizzanti a basse dosi da procedure cardiache e cancro incidente in pazienti adulti con CHD.

La popolazione dello studio è stata derivata dal Quebec Congenital Heart Disease Database. È stato misurato un numero cumulativo di procedure cardiache correlate a radiazioni ionizzanti a basse dosi per ciascun paziente fino a 1 anno prima del momento della diagnosi di tumore o della censura amministrativa.

Per valutare l'associazione tra esposizione a radiazioni ionizzanti a basse dosi e rischio oncologico, è stato condotto uno studio caso-controllo nidificato e sono stati esaminati casi di cancro con controlli abbinati per sesso, gravità della malattia coronarica, anno di nascita ed età.

Lo studio ha incluso 24.833 pazienti adulti con cardiopatia congenita di età compresa tra 18 e 64 anni dal 1995 al 2009.
In più di 250.791 anni-persona di follow-up, sono stati osservati 602 casi di cancro ( età media, 55.4 anni ).
L'incidenza cumulativa di tumore stimata fino a 64 anni è stata del 15.3%.

I casi avevano più procedure cardiache correlate a radiazioni ionizzanti a basse dosi rispetto ai controlli ( 1.410 vs 921 per 1.000 pazienti adulti con cardiopatia congenita; P minore di 0.0001 ).

L'esposizione cumulativa a radiazioni ionizzanti a basse dosi è stata indipendentemente associata a cancro ( odds ratio, OR=1.08 ).
Risultati simili sono stati ottenuti utilizzando stime di dose per l'esposizione a radiazioni ionizzanti a basse dosi ( OR=1.10 per 10 mSv ) con una possibile risposta dose-correlata.

La misura dell'effetto è andata nella stessa direzione e l'associazione è stata persistente per l'esposizione a 6 procedure o più in tutte le analisi di sensibilità: dopo aver escluso la maggior parte dei casi di cancro correlati al fumo ( OR=1.10 per procedura, e OR con esposizione a 6 o più procedure, 3.08 ) e dopo aver applicato un periodo di pausa di 3 anni ( OR=1.09 per procedura, e OR con esposizione a 6 o più procedure: 2.58 ).

In conclusione, lo studio ha documentato l'associazione tra procedure cardiache correlate a radiazioni ionizzanti a basse dosi e cancro incidente nella popolazione di adulti con cardiopatia congenita.
Sono necessarie conferme di questi risultati mediante studi prospettici per rafforzare la sorveglianza delle radiazioni nei pazienti con malattia coronarica, in assenza di una regolamentazione.
I medici che ordinano ed eseguono l'imaging cardiaco dovrebbero garantire che l'esposizione sia la più bassa ragionevolmente ottenibile senza sacrificare la qualità delle cure. ( Xagena2018 )

Cohen S et al, Circulation 2018; 137: 1334-1345

Cardio2018 Onco2018



Indietro

Altri articoli

L' endocardite infettiva è associata a significativa morbilità e mortalità. I pazienti con cardiopatia congenita in età adulta ( ACHD ) hanno...


Le aritmie atriali sono la complicanza più comune riscontrata nella popolazione in crescita e in età avanzata con cardiopatia congenita. Sono...


L’ipossia fetale è implicata nello sviluppo cerebrale anormale osservato in neonati con cardiopatie congenite. La nuova tecnologia di risonanza magnetica...


L’antiaritmico Flecainide ( Almarytm, Tambocor ) viene spesso utilizzato per il trattamento delle aritmie cardiache nei bambini. A causa di...


Le donne in stato di gravidanza con malattia cardiaca congenita ( CHD ) sono suscettibili a complicanze cardiovascolari, ostetriche e...


Sono state descritte le caratteristiche e i tassi post-operatori di morbilità e mortalità di pazienti con sindrome di Down sottoposti...


E’ stata valutata la relazione tra anemia negli adulti non-cianotici con malattia cardiaca congenita nel periodo 2001-2006.L’anemia è stata definita...


Il miglioramento dei risultati cardiochirurgici pediatrici durante gli ultimi quaranta anni, ha contribuito a generare una nuova popolazione di pazienti...


Uno studio multicentrico, condotto da Anne M Dubin della Stanford University, ha valutato la sicurezza e l’efficacia nel breve periodo...